Intervista a Kristen Stewart di Interview Magazine, (2009)

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» kris
view post Posted on 3/10/2009, 12:50




Un’intervista a Kristen Stewart apparsa sulla rivista “Interview“:
intervistata da Dennis Hopper!

HOPPER: stai lavorando davvero bene. Visto che non sapevi ci fosse un sequel del film, è stato difficile tornare a essere Bella?

STEWART: Sono interessata a vedere lo sviluppo di un personaggio ma di solito si può fare solo nelle serie TV. La serie di Twilight è interessante perchè sai cosa hai davanti e ci sono delle pause nel nezzo. è deprimente lasciare un personaggio quando hai cominciato a capirlo. Di solito alla fine di un film mi sento come se conoscessi davvero il personaggio ma è tutto finito. Con Twilight e New Moon è successa la stessa cosa, ognu volta Bella è diversa e cambia sempre.

HOPPER: Ti sei divertita o c'era più pressione?

STEWART: Ero più sotto pressione, rispetto al solito. dDi solito sei guidata dalla responsabilità che hai verso il personaggio e il copione e le persone con cui lavora, ma in questo caso c'erano anche i fan dei libri in tutto il mondo. Davvero da pazzi. Ci sono cose in wilight . . . per quanto sia orgogliosa del film credo di aver dato al personaggio troppo, ora mi sento come se conoscessi davvero Bella. Anche molti lettori si sentono così perchè i libri sono in prima persona, è una specie di portabandiera e si sperimenta la storia tramite lei. Quindi pensavo 'Come riuscirò a farlo? è impossibile'. Ma ho deciso che se uno è sempre onesto, non bisogna vergonarsi.

HOPPER: Twilight è un pò dark.

STEWART: Ma i film non sono così dark, anche se ci sarebbe piaciuto farli. Ma per quanto sia bello vedere due persone che trovano conforto e si trovano bene tra di loro, intorno a loro c'è il caos. Devi chiederti le loro motivazioni -due persone così devotamente pazze l'una dell'altra...Io dovevo giustificarlo nella mia mente altrimenti non avrei potuto recitare. Ma non sono certo i personaggi più pragmatici. I temi più strani fanno parte della storia: dominio e masochismo. Bisogna sempre capire che la storia deve avere un senso per delle undicenni che leggono il libro e non vedono le scene come dei preliminari ma c'è anche un'altra parte del pubblico che invece li vede come preliminari. Abbastanza profondi (ride). è divertente recitare in entrambi i modi. Non so come ci si sente a baciare un vampiro, nessuno l'ha mai provato. Ma è divertente pensare che molte delle ragazze che adesso hanno 10 anni tra qualche anno vedranno cose in Twilight che non vedevano prima.

HOPPER: Hai molta attenzione.

STEWART: Sì, è strano. C'è un'idea su chi sono che mi viene sempre data e mi sento di dover rispettare quel ruolo. Anche quando dico qualcosa, devo essere sempre sicura di dire esattamente quello che penso. Penso sempre che tutto ciò che dico verrà valutato e analizzato e c'è sempre qualcosa che mi importa che non si riesce a percepire nella maniera giusta. Ma già prima che la mia vita cambiasse non uscivo molto. Vorrei fare più passeggiate.

HOPPER: Non puoi passeggiare?

STEWART: Vorrei fare più passeggiate dopo il lavoro, non dover tornare all'hotel e rimanere chiusa. è noioso. Ho lavorato come attrie fin da quando ero bambina e so che ci sono attori che non devono preoccuparsi di questo, del loro personaggio. Già la parola indica qualcosa che non è reale. Può essere irritante. Sento che passerà e entrò qualche anno sarò come chi voglio essere.

HOPPER: ti dà fastidio vederti nei tabloid?

STEWART: Non posso farci nulla. Non lascio la mia stanza, nel vero senso della parola, non parlo della mia vita personale e magari è peggio. Ma è importante tenersi quello che è tuo per te. Detto questo, l'unico modo per non far sapere dove vado la sera e non uscire. Dipende dalle giorante. A volte pense 'Non m'importa, farò quello che voglio', il giorno dopo 'Ora tutti pensano che voglia attirare l'attenzione'. Invece pensavo solo di essere una ragazza normale.

HOPPER: IGuardavo i tuoi film e ho visto che hai lavorato con persone di grande talento: Patricia Clarkson—una grande attrice- e and Jodie Foster. Persone fantastiche. E i tuoi risultati sono stati davvero diversi. Hai cominciato a 9 anni. Volevi recitare o sei stata costretta perche i tuoi facevano parte del giro?

STEWART: No. per nulla.

HOPPER: Dean Stockwell è uno dei miei migliori amici e ha delle storie orribili sulla sua infanzia passata a recitare, Ma tu volevi farlo, no?

STEWART: é strano pensare che un bambino dica che vuole recitare. Non sono sicura che sia un'inclinazione naturale neanche per me, ma mi è capitato. All'inizio mi divertivo e i miei genitori erano sorpresi che volessi recitare ma erano d'accordo con tutto quello che io o mio fratello volevamo fae. Pensavo fosse divertente crescere sui set, poi sono cresciuta e recitare è diventato una cosa molto diversa. Avevo 13 anni.

HOPPER:Hai studiato o imparato così?

STEWART: Imparato così.

HOPPER: Il modo migliore. Ho vistoPanic Room .

STEWART: Davvero? non lo vedo da tanto tempo. Era il mio secondo film e grazie a dio Jodie Foster ha fatto quel film. Io sul set non pensavo a nulla, stavo con lei e ero me stessa. Non posso pensare di vederlo, mi ucciderebbe.

HOPPER: Ma sei brava. Andavi a scuola mentre lavoravi?

STEWART: Si, fino alle medie. Poi ho finito le superiori tardi. Quando giravamo la scena del diploma per Eclipse mi ero appena diplomata sul serio e ho detto alla troupe: 'Hei, giusto per farvelo sapere, mi sto davvero diplomando e non farò un'altra cerimonia!'. Quindi ho fatto una foto, con un attore che mi stringeva la mano mentre mi dava il diploma e io ero vestita nel classico abbigliamento con toga e tocco.


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